sabato 21 dicembre 2013

Il Jazz

                                                            JAZZ                                                                                                    Caratteristiche principali: il jazz si sviluppa agli inizi del XX secolo a New Orleans,Louisiana.La cittadina costituiva un ribollente crogiolo etnico:prima di dominazione francese,poi spagnola,era diventata parte degli Stati Uniti con il "Louisiana Purchase" del 1803. Il jazz si afferma fin da subito come sintesi tra numerose culture musicali, europee (musica per banda militare, canti da chiesa, opera lirica) e africane (percussione, ritmo). Secondo il critico musicale classico Giulio Confalonieri, il jazz è stata la musica più vitale, libera e rappresentativa dell'epoca contemporanea[senza fonte].
Dal punto di vista tecnico, il jazz moderno è caratterizzato dall'uso estensivo dell'improvvisazione, di blue note, di poliritmie e di progressioni armoniche insolite se confrontate con quelle in uso nella musica classica. In particolare la pulsazione ritmica jazzistica, elastica e a volte scandita in maniera ineguale, chiamata swing, ha sempre rivestito grande importanza in quasi tutte le forme di questa musica.
Sin dagli inizi, l'interpretazione del genere ha posto un grande accento sull'espressività e, nel corso degli anni, anche sul virtuosismo strumentale. La musica jazz degli albori era basata su combinazioni di elementi musicali africani, articolata cioè su scale pentatoniche, con caratteristiche blue notes, mescolate ad armonie derivate dalla musica colta europea, ed un notevole uso di ritmi sincopati, e di poliritmi musica colta e jazz si sono costantemente avvicinate al punto che non è raro assistere a performance classiche di musicisti jazz e performance jazz di musicisti classici.[evasivo]
Caratteristica peculiare della musica jazz è l'improvvisazione la quale, partendo dalla semplice variazione sul tema iniziale, ha assunto via via sempre maggiore importanza. Nella forma che fu chiamata Free jazz e che ebbe il suo periodo d'oro negli sessanta-settanta, il tema poteva anche scomparire in esperimenti che venivano chiamati "improvvisazione totale collettiva".
La formazione jazzistica moderna tipica è costituita da un gruppo musicale di dimensioni limitate. La combinazione più frequente è il quartetto, quasi invariabilmente costituito da una sezione ritmica composta da batteria, basso o contrabbasso, pianoforte e da uno strumento solista, generalmente un sassofono o una tromba.
Nell'ambito della piccola formazione sono possibili e frequenti una gran varietà di cambiamenti. Per quello che riguarda la consistenza numerica, si trovano esempi di performance solistiche (spesso, ma non sempre, si tratta di pianoforte solo) fino ad arrivare al nonetto, formazione che comincia già ad assumere caratteristiche orchestrali. Si hanno anche svariatissime combinazioni per quello che riguarda la qualità degli strumenti coinvolti: si hanno esempi di jazz suonato solisticamente con la maggior parte degli strumenti orchestrali (perfino oboe e arpa) o folcloristici (ad esempio, la kora).
Il jazz possiede anche una lunga tradizione orchestrale, che ha avuto come protagonisti musicisti d'eccezione.[senza fonte] Le formazioni jazzistiche orchestrali, che entrarono in crisi profonda alla fine degli anni trenta, sono oggi abbastanza rare, {{cn|soprattutto a causa delle difficoltà economiche e organizzative collegate alla gestione di un complesso che comprende molte decine di musicisti.
Per lungo tempo il territorio privilegiato dai musicisti afroamericani fu gli Stati Uniti d'America. Il jazz è oggi suonato, composto e ascoltato in tutto il mondo come una nuova musica colta: se questo è vero soprattutto nel mondo occidentale, è anche vero che le esplorazioni delle radici musicali africane che molti jazzisti intrapresero a partire dagli anni sessanta e i contatti tra culture e stili musicali caratteristici dell'ultima parte del XX secolo, hanno contribuito a creare molti tipi di jazz, che vanno dalla tradizionale performance per piccolo ensemble, derivato dalle esperienze boppistiche e post-boppistiche, alla creazione di sonorità insolite che nascono dalla ibridazione di diverse tradizioni strumentali e musicali fino ad arrivare a dissolversi nel genere chiamato world music (e in questo caso non si parla più di jazz).
Un fenomeno simile ha recentemente conferito la categoria di genere colto anche a parte della musica brasiliana e argentina (Antonio Carlos Jobim, Astor Piazzolla e altri), che fra l'altro si è apparentata con il jazz, anche per l'opera svolta da Stan Getz ed altri in conseguenza della quale molti standard jazz utilizzano modelli brasiliani e argentini.

1910 - 1920

Tra il 1910 e il 1920, molti musicisti di New Orleans, spinti dai maggiori guadagni che venivano offerti al Nord e dalla decadenza dell'intrattenimento a New Orleans si spostarono al nord e molti di essi scelsero Chicago, città che attrasse anche King Oliver, e attorno alla quale si creò una scuola da cui emersero molti protagonisti soprattutto bianchi, tra cui Bix Beiderbecke, Frank Trumbauer, Pee Wee  Russell.

1980-Oggi

Alla fine degli anni settanta l'esperienza "free and" perse forza e pubblico e vide la sparizione o la defezione di molti dei suoi protagonisti, così come un forte riduzione numerica del pubblico degli appassionati. A questa tendenza reagì negli anni successivi al 1980 con particolare energia un gruppo di artisti che si richiamava al cosiddetto mainstream (stilisticamente riconducibile alle diverse correnti stilistiche emerse e praticate negli anni cinquanta/'60, a volte indicati anche con il nome straight - ahead). Tra di essi si mise in particolare evidenza il giovane Wynton Marsalis che promosse con forza il tema del ritrovamento delle radici e delle forme originali della musica.
Mentre molti musicisti della vecchia guardia continuavano a calcare le scene, gli anni 1980-2010 videro emergere molti nuovi interessanti musicisti, anche nell'area europea che assunse un propria identità e importanza rispetto ai periodi precedenti, nel corso dei quali il jazz europeo era stato quasi sempre in una posizione di subalternità rispetto al modello statunitense.

 

martedì 4 giugno 2013

Le cantanti e le attrici indiane






                                                                                                                                                                     
                                                                                                             

                                                           



La musica sacra nel medioevo

                                                      I luoghi della musica

1- Nel Medioevo la chiesa non è solo la casa di Dio. E’ anche il luogo di incontro dei fedeli. In essa l’interno popolo vive i momenti più significativi della propria esistenza, qui si reca per trovare il senso della vita del singolo e della comunità, per ascoltare i sermoni del predicatore che descrive premi e castighi che ognuno riceverà nell'aldilà.


2- In questo periodo la vita ultraterrena è considerata più importante della vita terrena: quest’ultima infatti è ritenuta priva d’importanza rispetto a ciò che aspetta buon cristiano quando, dopo la morte, passa a  “miglior vita”. Ed è proprio questo disinteresse per la vita terrena ciò che si esprime nell'architettura sacra di quel periodo e più in generale nell'arte, musica compresa.


3- Le chiese, le abbazie, i monasteri eretti durante il Medioevo, dal VI al XII secolo, sono costruzioni piuttosto severe, prive di decorazione e capaci di generare ancora oggi in chi le osserva impressioni di semplicità e solidità.


4- L’edificio sacro ha il compito primario di ricordare la presenza di Dio nella storia degli uomini e di attirare l’attenzione verso il messaggio divino. E’ dunque semplice e austero per favorire la concentrazione del fedele nella preghiera.


5- Nel Medioevo la musica è un elemento molto importante nella preghiera e nella meditazione: essa accompagna ogni momento della liturgia, cioè l’insieme delle cerimonie e i riti collettivi che scandiscono la vita religiosa. In breve tempo si sviluppa un importante repertorio di melodie destinate a questo scopo e la  musica sacra acquista un ruolo di primo piano rispetto a quella profana.


6- Nelle biblioteche di monasteri  e abbazie i  monaci amanuensi copiano le opere delle civiltà antiche, redigono nuovi libri, studiano e trascrivono in preziosi manoscritti le melodie dei canti sacri. Oltre che un luogo di preghiera, l’abbazia è dunque anche un importante centro di sviluppo culturale.   



sabato 11 maggio 2013

Un asteroide sfiora la terra!!!!





È arrivato puntuale l’asteroide 2012 DA14 che ha salutato da vicino la Terra, alla distanza record di soli 27.700 chilometri. Il passaggio ravvicinato è avvenuto intorno alle 20,40 (ora italiana) e non vi sono collegamenti con la pioggia di meteoriti che ha colpito la Russia. In quel momento l’asteroide stava sorvolando l’Oceano Indiano, alla velocità di 7,8 chilometri al secondo. 

È stata una occasione unica per osservare da vicino uno degli oggetti che orbitano nelle vicinanze della Terra, chiamati Neo (Near Earth Objects), altrimenti osservabili solo con costose missioni spaziali. Il passaggio ravvicinato è stata un’occasione da non perdere anche per gli appassionati del cielo perché l’asteroide è stato visibile con piccoli binocoli e con telescopi amatoriali modesti. Al momento del massimo avvicinamento l’oggetto è stato visibile anche dall’Italia, ma un cielo nuvoloso ha rischiato di rovinare le osservazioni programmate. Numerose sono state le iniziative organizzate in tutta Italia dall’Unione Astrofili Italiani (Uai), «sia negli osservatori, sia all’aperto, lontano ovviamente da fonti di inquinamento luminose» spiega il presidente dell’Uai, Mario Di Sora. 

Del diametro di circa 45-50 metri, il corpo celeste è stato scoperto da un gruppo di astrofili spagnoli del programma Survey La Sky Sagra, gestito dall’Osservatorio Astronomico di Maiorca in Spagna, il 22 febbraio 2012. Al momento della scoperta l’oggetto era a 4,3 milioni di chilometri dalla Terra. La sua composizione non è nota e solo con le osservazioni radar si potrà ottenere una stima più precisa delle dimensioni, forma e rotazione di questo sasso cosmico. Il passaggio è avvenuto molto al di fuori dell’atmosfera terrestre ma all’interno della fascia di satelliti in orbita geostazionaria, che si trova a 35.800 chilometri dalla Terra. A rendere speciale questo oggetto è il fatto che il suo avvicinamento è il più vicino approccio alla Terra mai previsto per un oggetto così grande. Resterà nel sistema Terra-Luna circa 33 ore e lo lascerà il 16 febbraio, alle 13 ora italiana. Sarà un arrivederci perché sono previsti altri avvicinamenti alla Terra, come per esempio nel 2026. L’orbita dell’asteroide intorno al Sole, spiega la Nasa, è piuttosto simile a quella della Terra e rende i passaggi di questo oggetto relativamente vicini all’orbita del nostro pianeta. Ma quello di quest’anno è di gran lunga il passaggio più ravvicinato.

CHE COS'  E' UN ASTEROIDE?? 

Un asteroide (a volte chiamato pianetino o planetoide) è un corpo celeste simile per composizione ad un pianeta terrestre ma più piccolo, e generalmente privo di una forma sferica; ha in genere un diametro inferiore al chilometro, anche se non mancano corpi di grandi dimensioni, giacché tecnicamente anche i corpi particolarmente massicci recentemente scoperti nel Sistema solare esterno sono da considerarsi asteroidi.
Si pensa che gli asteroidi siano residui del disco protoplanetario che non sono stati incorporati nei pianeti, durante la formazione del Sistema. La maggior parte degli asteroidi si trovano nella fascia principale, e alcuni hanno degli asteroidi satelliti. Hanno spesso orbite caratterizzate da un'elevata eccentricità. Asteroidi molto piccoli (in genere frammenti derivanti da collisioni), con le dimensioni di un masso o anche meno (secondo l'Unione Astronomica Internazionale, corpi di massa compresa fra 10−9 e 107 kg), sono conosciuti come "meteoroidi".
Gli asteroidi composti per la maggior parte di ghiaccio sono conosciuti invece come comete. Alcuni asteroidi sono il residuo di vecchie comete, che hanno perso il loro ghiaccio nel corso di ripetuti avvicinamenti al Sole, e sono adesso composti per lo più di roccia.      

gustavo e rein ( me voy de party)

                                                   TRADUZIONE IN ITALIANO


Visto che non hai capito il mio cuore
e quello che c'era in lui
visto che non hai avuto la capacità
di vedere chi sono

visto che non ascolti tutto ciò
che ti sta vicino
ascolti solo il rumore che c'è fuori
ed io, che sto da parte
spariscono per te

non piangerò né dirò che
non merito questo,
perché probabilmente lo merito
ma non lo voglio, per questo ...

me ne vado, che peccato, ma addio
ti saluto e me ne vado,
che peccato,ma addio
ti saluto

perché so, che mi aspetta qualcosa di meglio
qualcuno che sappia darmi amore,
quello che può addolcire anche il sale 
e che fa in mondo che sorga il sole 

io pensavo che mai me ne sarei andata da te,
che era amore vero, durato per tutta la vita
però oggi ho capito, che non è
sufficiente per noi due

non piangerò né dirò che 
non merito questo, 
perché probabilmente lo merito 
ma non lo voglio, per questo...

me ne vado, che peccato, ma addio
ti saluto e me ne vado, 
che peccato, ma addio
ti saluto.








martedì 30 aprile 2013

LA MIA SCRITTURA


    Questo video rappresenta che anche se abito qui in Italia o altri indiani abitano in altre regioni, la nostra scrittura non la dimenticheremo mai. Anche se ora in tutto il mondo ci fosse A,B,C....,  noi non dimenticheremmo mai ma mai la nostra scrittura e la nostra religione SIKH.